“Le gemme” vuole essere una collezione di quaderni di poesia dedicata a poeti contemporanei opportunamente selezionati, con il proposito di rappresentare una summa della loro poetica. L’intenzione è quella, infatti, di raccogliere le gemme di ogni autore per sintetizzarne il discorso poetico e, al tempo stesso, per facilitarne la diffusione attraverso un formato semplice ma elegante e di immediato impatto visivo.Nella convinzione che non è certo la quantità a determinare la qualità, Progetto Cultura ed io, abbiamo ritenuto qualificante dare vita a questa nuova iniziativa editoriale nella prospettiva di testimoniare momenti di elevata ispirazione poetica, tali da potersi legittimamente inserire nel panorama letterario contemporaneo per la loro unicità e significatività, sia dal punto di vista contenutistico che stilistico.“Le gemme”, pertanto, non vuole essere soltanto una collana di poesia, ma una teca luminosa dove i poeti possono mettere in evidenza i loro tesori.



Jardìn de escombros di Mario Meléndez

Giardino di rovine di Mario Meléndez

Ed. Progetto Cultura
Le gemme - Collezione di quaderni di poesia n.8
marzo/aprile 2013
ISBN 9788860925381

Taduzione dallo spagnolo di Alba Metaponte

Introduzione dell’autore

“Jardín de escombros” forma parte de una obra mayor, especie de anti homenaje al gran Lewis Carroll, a las fábulas clásicas de Esopo, a las historias de los hermanos Grimm y Charles Perrault, y al inolvidable Antoine de Saint-Exupéry. Pero también hace referencia al periodo de las dictaduras latinoamericanas, con toda su herencia irreconciliable. Un verdadero país de las pesadillas. Los personajes que desfilan por estas  páginas vienen de un imaginario que sólo ellos conocen, como si la infancia ocupara una realidad paralela, donde lo insólito, lo absurdo, lo inesperado se dieran cita para dialogar en una lengua irrepetible. Aquí la muerte construye y perfila su identidad a través de esa infancia perdida. Los seres que la habitan son portavoces de un mundo desolado, donde cada cosa nos revela su propia irrealidad. En este libro, la memoria es un fantasma que pasea entre relojes blandos y juguetes que regresan del más allá con las rodillas rotas.
"Giardino di rovine" fa parte di un'opera maggiore, una sorta di anti omaggio al grande Lewis Carroll, alle favole classiche di Esopo, alle storie dei fratelli Grimm, a Charles Perrault e all'indimenticabile Antoine di Saint-Exupéry. Ma richiama anche al periodo della dittatura latinoamericana, con tutta la sua eredità irreparabile. Un paese degli incubi. I personaggi che sfilano in queste pagine vivono in un immaginario che solo essi conoscono, come se l'infanzia occupasse una realtà parallela, dove l'insolito, l'assurdo, l'inaspettato si dessero appuntamento per dialogare in una lingua irripetibile. Qui la morte costruisce e profila la sua identità attraverso quell'infanzia perduta. Gli esseri che l'abitano sono portavoce di un mondo desolato, dove ogni cosa ci rivela la propria irrealtà. In questo libro, la memoria è un fantasma che passeggia tra orologi soffici e giocattoli che ritornano nell'aldilà con le ginocchia rotte.
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Mario Meléndez (Linares, Cile, 1971). Ha studiato Giornalismo e Comunicazione Sociale. Ha ottenuto premi e riconoscimenti quali il Premio Municipale di Letteratura nel Bicentenario di Linares e il premio “Harvest International” alla migliore poesia in spagnolo assegnato dall’University of California Polytechnic, negli Stati Uniti. Sue poesie appaiono  in antologie e in prestiogiose riviste anche a carattere internazionale. Parte della sua opera è stata tradotta in italiano, inglese, francese, portoghese, olandese, tedesco, rumeno, bulgaro, persiano e catalano. Attualmente vive in Italia. È considerato una delle voci più importanti della nuova poesia latinoamericana.


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